Uno dei dettagli più importanti della polizza è senza dubbio la determinazione della guida del veicolo. Approfondiremo, in questo post, come il conducente può influire nel calcolo dei rischi e dei costi per un’assicurazione e quali sono le classificazioni da tenere presente.

Innanzitutto il fattore principale è l’età, da cui consegue una distinzione tra guidatore inesperto (ossia sotto i 26 anni) e guidatore esperto (di età superiore ai 26 anni). Questa suddivisione presuppone una differente esperienza ed abilità di guida, che si risolve in una disparità di trattamento economico molto rilevante. Alcune eccezioni, come la compagnia Genial Più del gruppo Allianz, retrocedono il limite ai 23 anni. Comunque, auspicando che possa essere presa in considerazione la capacità individuale del conducente (è parzialmente il caso che riguarda la cosiddetta “scatola nera” – che analizzeremo a parte), questo parametro dell’età di fatto incide molto sui costi dell’assicurazione.

Un’altra distinzione che implica differenze nella copertura e nei costi dell’assicurazione, è quella tra conducente abituale e conducente esclusivo.

Il guidatore abituale è colui che abitualmente conduce la vettura e può capitare che altri (familiari o terzi) si mettano alla guida. Nel caso in cui avvenga un sinistro la copertura mantiene la sua validità a tutti gli effetti, anche quando il conducente abituale è nominato nella polizza (ad esempio Genertel o Direct Line richiedono espressamente che venga indicato chi è il soggetto che di solito guida).

La situazione cambia radicalmente se si sceglie di inserire un conducente esclusivo, che è l’unica persona abilitata alla conduzione del veicolo, di modo che la compagnia assicurativa risponde individualmente per eventuali sinistri. Questo vuol dire che, mentre non ci sono dubbi sul consiglio da dare ad un single che non lascia guidare altre persone, nel caso di un utilizzo promiscuo (cioè variabile tra i membri della famiglia), se avviene un sinistro la compagnia ha degli obblighi solo verso l’unico conducente indicato in polizza e può avvalersi di pesanti franchigie o rivalersi completamente per l’indennizzo ove risultasse una persona diversa alla guida. Debita attenzione è richiesta anche nel caso in cui venga assegnata la guida ad un conducente fittizio (ad esempio un parente in età avanzata ma senza patente, oppure un familiare residente in una provincia più vantaggiosa), perché in seguito ad accertamenti ed investigazioni, le false dichiarazioni possono risultare molto onerose.

Ulteriori ipotesi sono abbastanza intuitive e non necessitano spiegazioni, come ad esempio due o più conducenti (nel caso di una guida ripartita in misura eguale) o la guida libera (aperta a tutti i patentati di ogni età) o la guida senior (categoria over 60 che alcune compagnie aggiungono a quelle già considerate).

Insomma, prendendo come riferimento l’obiettivo del risparmio, prima di stipulare la polizza Rca, è molto utile conoscere e leggere le limitazioni e le agevolazioni contenute nei contratti assicurativi, ed indicare la tipologia giusta di conducente. Qual è la vostra?