Abbiamo visto negli articoli precedenti i dati quantitativi dei premi RC Auto raccolti dalle compagnie assicurative, il numero dei sinistri ed il relativo costo sugli indennizzi erogati.
Innanzitutto facciamo il punto sui totali nazionali, dato che per comodità li avevamo suddivisi in tre grandi macro-aree: Nord, Centro e Sud Italia.
Dunque risultano questi totali:
TOTALE ITALIA |
16.843.114.000 Premi in € |
3.034.408 Numero di sinistri |
12.336.644.000 Importo sinistri |
Oltre a rilevare un numero molto alto di sinistrosità con oltre 3 milioni di incidenti, notiamo con facilità di calcolo un margine positivo a favore delle compagnie di 4.506.470.000€ (precisiamo che si tratta di Responsabilità Civile per i veicoli, mentre per i danni alle persone faremo riferimento ad altre tabelle Isvap).
Tuttavia il mero dato numerico va necessariamente accompagnato da un’analisi, per cui affianco ai dati regionali (che, ripetiamo, saranno facilmente confrontabili anche in futuro dopo l’abolizione di molte province) abbiamo inserito i valori percentuali, con il fine di visualizzare quale incidenza hanno i tre parametri – premi, sinistri, indennizzi –.
Questo perché, mentre la cifra quantitativa andrebbe piuttosto relazionata alla popolazione residente, al numero di veicoli ed al tempo medio di utilizzo (o km percorsi), il dato percentuale conferisce un parametro che immediatamente si presta ad un’analisi intuitiva molto più semplice e diretta. Per fare un esempio, se nella regione Umbria la raccolta dei premi costituisce l’1,55% del totale nazionale, gli importi degli indennizzi incidono per l’1,47%, a fronte di 45.102 sinistri che rappresentano l’1,42% del totale.
Proponiamo allora delle tabelle regionali con la consueta tripartizione geografica, dalle quali si deduce con evidenza il rapporto tra le percentuali degli importi riscossi e le percentuali dell’ammontare delle somme sostenute per gli indennizzi dei danni ai veicoli.
Nel Sud e nel Centro solo la Sardegna e l’Umbria hanno un saldo positivo – oltre al sostanziale pareggio in Basilicata e Molise che però influiscono relativamente ad uno scarso apporto sotto l’1% -, mentre tra le regioni del Nord – che presentano contingenze più favorevoli – fa eccezione il Piemonte, per il quale il peso percentuale degli indennizzi supera il peso percentuale dei premi raccolti.
Oltre ai raffronti in termini economici, è interessante anche osservare i dati relativi ai sinistri e cioè la relazione tra la percentuale del numero dei sinistri e quella dell’importo indennizzato. Dove la seconda è più alta, significa che il costo medio di un sinistro è un valore in crescita e quindi è logico aspettarsi anche un aumento delle tariffe RCA. Al contrario, se nonostante una quantità significativa di sinistri la percentuale degli indennizzi è inferiore alla quota nazionale, vuol dire che mediamente l’entità dei sinistri è più bassa.
Esamineremo alcuni dettagli interessanti in seguito, anche a fronte di suggerimenti o spunti che seguiranno dalla vostra interazione.
TOTALE ITALIA |
16.843.114 Premi in migliaia di € |
3.034.408 Numero di sinistri |
12.336.644 Importo sinistri in migliaia di € |
Sud | 28,32% | 29,36% | 29,95% |
CAMPANIA | 1.423.839 (8,45%) | 269.092 (8,87%) | 1.123.225 (9,10%) |
SICILIA | 1.229.314 (7,30%) | 253.820 (8,36%) | 934.192 (7,57%) |
PUGLIA | 1.055.794 (6,27%) | 182.521 (6,01%) | 843.958 (6,84%) |
CALABRIA | 478.677 (2,84%) | 76.395 (2,51%) | 371.842 (3,01%) |
SARDEGNA | 439.381 (2,61%) | 84.055 (2,77%) | 316.705 (2,56%) |
BASILICATA | 143.029 (0,85%) | 25.622 (0,84%) | 107.628 (0,87%) |
Centro | 25,35% | 25,85% | 26,53% |
LAZIO | 1.850.159 (10,98%) | 360.268 (11,87%) | 1.425.124 (11,55%) |
TOSCANA | 1.263.776 (7,50%) | 224.743 (7,41%) | 971.515 (7,88%) |
MARCHE | 469.527 (2,79%) | 75.139 (2,48%) | 362.836 (2,94%) |
ABRUZZI | 351.451 (2,09%) | 64.546 (2,13%) | 275.288 (2,23%) |
UMBRIA | 261.982 (1,55%) | 45.102 (1,49%) | 181.938 (1,47%) |
MOLISE | 73.889 (0,44%) | 14.204 (0,47%) | 56.409 (0,46%) |
Nord | 46,32% | 44,79% | 43,50% |
LOMBARDIA | 2.831.292(16,81%) | 517.562(17,06%) | 1.917.116(15,54%) |
EMILIA ROMAGNA | 1.379.197 (8,19%) | 214.429 (7,07%) | 962.801 (7,80%) |
VENETO | 1.334.191 (7,92%) | 194.098 (6,40%) | 916.261 (7,43%) |
PIEMONTE | 1.212.193 (7,20%) | 244.105 (8,04%) | 905.074 (7,34%) |
LIGURIA | 467.722 (2,78%) | 96.784 (3,19%) | 307.083 (2,49%) |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 299.771 (1,78%) | 45.367 (1,50%) | 193.581 (1,57%) |
TRENTINO ALTO ADIGE | 245.118 (1,45%) | 40.305 (1,33%) | 145.732 (1,18%) |
VALLE D’AOSTA | 32.812 (0,19%) | 6.251 (0,20%) | 18.336 (0,15%) |